Nella vita capita spesso di trovarsi in una situazione di conflitto: un diverbio con un collega, una discussione in famiglia, un incomprensione tra amici. Quando siamo in conflitto con qualcuno desideriamo una sola cosa: avere ragione.
Entrambe le parti coinvolte pretendono di avere ragione e cercano di imporre il proprio punto di
vista sull’altro. Vi è mai capitato? Voglio raccontarvi una storia molto interessante sulla nostra necessità di avere ragione.
Il monaco tibetano e i ragazzi che volevano avere ragione
Un monaco tibetano stava meditando quando un suo discepolo si avvicinò e gli chiese udienza. Il monaco gli disse di accomodarsi e gli chiese cosa lo portasse al convento in quel momento. Il giovane discepolo gli spiegò: “Vedete saggio maestro, due giovanissimi hanno chiesto a me un parere su una disputa. Avevano discusso e litigato talmente forte che avevano attirato la mia attenzione. Non sapendo bene cosa dire ho pensato di rivolgermi a voi, nella vostra saggezza sono certo, saprete bene cosa dire loro. Volete che vi racconti?”
“Ti ringrazio della fiducia che riponi in me, ma è molto meglio sentire sempre dalla viva voce degli
interessati, conducili uno alla volta qui da me ad esporre il caso della disputa.” E così fece. L’allievo
del saggio monaco convocò i due giovani per il giorno successivo.
Il primo giovane giunse di buon ora; il saggio monaco lo invitò ad accomodarsi in presenza anche dell’allievo e a raccontare la disputa. Egli cominciò, infervorato e anche adirato con il contendente, ad esporre le sue ragioni. Dopo parecchio tempo che parlava, la sua agitazione iniziale si era parzialmente placata e capendo che aveva già usato molto tempo, concluse chiedendo al saggio monaco cosa pensava. “Sono certo di aver ragione, saggio maestro. cosa ne pensate?”
Il monaco in silenzio chiuse gli occhi e meditò per diverso tempo, riaprì gli occhi e sorridendo disse: “Dopo aver ascoltato le tue parole, sono giunto alla conclusione inequivocabile che hai ragione.” Lo sapevo!” Il giovane, visibilmente soddisfatto, si alzò e si allontanò.
La scena si ripetè nel primo pomeriggio con il secondo giovane. Anch’egli infervorato e arrossato in volto portò la sua ragione, parlò a lungo e pian piano si calmò fino a quando si rese conto di aver spiegato dettagliatamente la vicenda. Concluse in pratica con le stesse parole, chiedendo al saggio monaco cosa ne pensava, che aveva ragione. Dopo una breve meditazione, il monaco riaprì gli occhi, visibilmente soddisfatto e sorridente, rivolgendosi al giovane gli disse: “Dopo averti ascoltato, sentite le tue parole, sono giunto alla conclusione che è del tutto evidente, che hai ragione!” Il giovane, gongolante, si alzò e ringraziando se ne andò.
Il discepolo era rimasto rispettosamente in silenzio ma visibilmente perplesso. Il saggio e vecchio monaco si alzò e si rivolse a lui. “Vado a sgranchirmi le gambe, è una bellissima giornata, vuoi venire?”
“Ma maestro, io vi seguo, però, mi potete spiegare? Avete dato ragione a entrambi i contendenti!”
Il monaco si fermò una frazione di secondo, poi riprese a camminare e mentre si allontanava, rivolgendosi al discepolo disse: “Sai una cosa? Anche tu hai ragione! allora vieni?”
Tesi e antitesi che vogliono avere ragione
Nel conflitto esistono sempre una tesi e una antitesi. Un pensiero e un altro pensiero contrario. Entrambi i punti di vista pretendono di avere ragione prevalendo sull’altro e non si va da nessuna parte. Più spingono e più trovano resistenza.
La ricerca della ragione profonda richiede un approccio diverso, aperto al confronto, che non attiene più al prevaricare l’altro ma al trovare uno stato di consapevolezza superiore a quello con cui si è partiti.
Si tratta di superare i preconcetti e le mappe mentali che ci fanno vedere solo il nostro punto di vista per aprire la mente a nuovi orizzonti possibili. Solo in questo modo potremo costruire una vita migliore per noi stessi e per chi ci sta intorno.
Ognuno di noi può dare un contributo all’ecosistema che lo circonda, sia nel micro (famiglia, amici, sfere di conoscenze) che nel macro (la società).