SI LO SO, PARLARE DI MORTE NON TI FA VENDERE..
“Fallo ora. Fallo adesso. La tua energia, prima o poi, ti ci porterà”.
Lo so! Parlare di morte nella società occidentale vuol dire infrangere un tabù, so che non dovrei farlo! Ma sono un Mental Coach e non posso evitare di dirti quello che penso. Se volete sentirvi dire quel che vi fa comodo e vi piace, liberi tutti, rispetto fratelli, la vita e le vie della città sono pieni di bar.
Ma in realtà questo meraviglioso film ci parla di vita, ci pone l’interrogativo e vi da la risposta. Ma qual’é la domanda?
NON E’ MAI TROPPO TARDI (THE BUCKET LIST)
La domanda è semplice. Meglio vivere da morti o morire da vivi?
I due meravigliosi protagonisti, che in realtà in te, in me, in tutti, sono una persona sola, affrontano il viaggio della vita e imparano a vivere accettando la morte, quello che dovremmo imparare noi occidentali in vita, far entrare la fine della vita per incominciare veramente a vivere. In altre culture questo, attraverso la religione, la filosofia, lo sciamanesimo o altre canali, è un processo di consapevolezza che porta pace e ci libera dalle paure.
Il dialogo interiore che abbiamo interrotto è tra la nostra anima Morgan Freeman a favore del nostro ego Jack Nicholson e viceversa. Quando finalmente queste due parti di noi capiscono che hanno bisogno l’uno dell’altra, irrompono la pace, la serenità e la gioia nella nostra vita.
Al di là della maestria dei due, che tocca il culmine, esempio da manuale di uso delle domanda per un coach, nella scena nella Valle dei Templi ti voglio suggerire oggi un esercizio che devi assolutamente fare e che scoprirai che faccio fare ai miei coachee e nel percorso ALLENA L’ANIMA .
E’ un percorso di quattro incontri serali on line, che parte tra poco, gratuito per i primi iscritti.
Cerco in tutto 10 persone e cliccando qui puoi candidarti. Parleremo di come diventare coach di te stessa/o, del non fare che fa, del disegno intuitivo e di come nutrire le parti di noi che vogliamo far crescere e invece affamare e lasciar andare le parti parassitarie.
TEN THINGS TO DO BEFORE YOU!
Prendetevi 20 minuti e un foglio bianco e fatevi la vostra personalissima lista delle 10 cose da fare assolutamente prima di andarvene.
Estraniatevi dal mondo, sospendete il giudizio e lasciate fluire liberamente i pensieri, in un sogno lucido. Non ponete limiti! Forse che ne avete quando sognate?
Non importa se vi sembra una stupidaggine, il vostro daimon sa cosa è giusto per voi, cominciate ad ascoltarlo! Cercate di finire la lista e poi fatela decantare, come un buon vino, per qualche giorno. Fate respirare le idee, le parole del daimon, poi riprendetele e gustatele. Sono rimaste al chiuso per alcuni, per molto tempo, ma sono la vostra essenza. Il vero scopo della vostra vita.
La mia personale lista? Sono arrivato solo a cinque, certamente non posso andarmene prima di averla finita…,
Poi vuoi mettere la soddisfazione quando ne spunti una? Fare il bagno nel Mar Morto…. fatto! Andare in aliante sul Gran Canyon? Mi manca!
Come posso esserti utile io? A cosa serve questo esercizio?
BEFORE
La storia di Paolina (se ci leggi ti abbraccio). Insegnante, madre, vuole andare a vedere l’aurora boreale. problema.. ha diverse placche di titanio nella colonna vertebrale e le capitano episodi di blocchi talmente dolorosi che non riesce nemmeno a parlare, figuriamoci a muoversi, ha bisogno di accudimento. Anestetici.
Una volta fatto l’esercizio e smossa l’energia, comincia ad autoesplorare un ventaglio di possibilità che non aveva contemplato e di acquisizione informazioni. Una polizza assicurativa che copra servizio medico al al polo Nord d’emergenza, con recupero in elicottero se necessario? Esisteva. Andare in motoslitta al Polo senza esserci mai stati? No problem verifica e allenamento alla motoslitta nelle nostre Dolomiti. Risultato? Le foto dell’aurora boreale che mi aveva mandato trasudando felicità e appagamento. Vi sembra poco? Forse, non per lei ne per me. Quante sessioni per tutto ciò? Moltissime, ben quattro sessioni di coaching con me.
AFTER
Al di là del diaframma ridicolo tra vita e morte, anima e sé, maschio femmina, superficiale /profondo, insomma questo dualismo cartesiano, c’è il tuo potere che ti aspetta di manifestarsi attraverso le tue potenzialità. C’è il nuovo, vera/o te stessa/o, un pò più te, un pò più vero, un pò più autentico/a, perché putroppo vedo (e fa male, dispiace) le persone tradire.
Tradire se stesse, la loro anima, fino a bruciarla.
Socrate vive immortale. La sua anima aleggia oggi nel nostro mondo attraverso il suo pensiero, perchè ascoltò il suo daimon, quella voce interiore che gli disse di non accettare l’esilio, meglio bere la cicuta e far morire il corpo, ora, che vivere senz’anima, un eterno inferno.
Todo cura, todo sana.
“Ma è pur vero che va benissimo così e che l’universo è perfetto.”